Un giorno, camminando per Buenos Aires, Walter Veltroni ha visto una scritta su un muro. Quattro semplici parole tracciate con la vernice: Patricio te amo. Papá. È insolito vedere un graffito dedicato da un padre a un figlio e Veltroni ha immaginato una serie di storie che possono aver prodotto quel gesto. Sono storie che parlano di un passato insanguinato, di oppressione e di torture, ma anche di miti popolari come il calcio e il tango. Sono racconti sulle angosce e sulle aspirazioni degli uomini e delle donne del nostro tempo: il bisogno di agire contro le ingiustizie, l'ansia di dare un senso tutto umano all'esistenza o di trovare un Dio in nome del quale lavorare per aiutare gli uomini. Soprattutto, un tributo all'amore che lega i padri e i figli.
letto domenica scorsa in due ore
sono circa 120 pagine
5 racconti da leggere lentamente assaporando l'equilibrio e le vibrazioni di ogni frase
davvero bello......... e poi non mi sarei apsettato che uno come waler veltroni scrivesse così, che avesse uno stile del genere........ però
