"Keno Don Hugo Rosa e' un cartoonist disneyano di origini Italiane! Il nonno, Gioacchino Rosa Gastaldo, originario di MANIAGO, in provincia di Udine, arriva a Lousville, nel Kentucky (USA), nel 1900, all'eta' di 23 anni...
Il nome del giovane emigrante, intanto, era stato americanizzato in Keno (storpiatura del diminutivo ''Chino'') Rosa.. Il ''Gastaldo'' del cognome viene, quindi, ignorato, e percio' non viene ereditato dai quattro figli (tutti nati in Italia) dei due emigrati....
* Il piu' giovane di questi, Ugo (americanizzato, poi, in ''Hugo'') chiama il suo primogenito ''Dante Ugo'' (ovvero ''Don Hugo''). Il fatto di non aver dato al figlio il nome del nonno, costo' a Ugo la rinnegazione come figlio, tanto che fu costretto ad aggiungerlo successivamente, per poter rientrare nell'azienda familiare...
Nato il 29 giugno 1951 a Lousville, nel Kentucky (USA), fin da ragazzo si appassiona ai fumetti e in particolare alle storie del grande Carl Barks, di cui la sorella maggiore, Deanna e' una affezionata lettrice...
* Durante il college produce per la sua universita' una serie di fumetti, ''Lancelot Pertwillaby'' che abbandona poco dopo essersi laureato in Ingegneria civile (nel 1973), col proposito di lavorare esclusivamente nell' azienda familiare e occuparsi della rubrica dell'esperto (''Information Center'') della famosa fanzine ''Rockets Blast Comicollector''), sfruttando la sua ricca collezione di comics.
* Tornera' sui suoi passi, pero', nel '76, quando riprendera' a disegnare Lancelot, stavolta nella stezza fanzine (lasciando la sua fortunata rubrica), nella seconda ricca serie di ''Pertwillaby Papers'' (non piu' dal formato a striscia, bensi' a puntate di 10-12 pagine).
* Scopertolo sull'albo, Greg Johnson, caporedattore dell supplemento 'SCENE'' del ''Lousville Times'', propone a Don di produrre regolarmente una pagina domenicale per il giornale! Nasce cosi' un terzo ciclo per Lancelot, il quale, divenuto cronista del ''Lousville Times'', ottiene alcuni particolari superpoteri che lo tramutano in ''Captain Kentucky'', uno sfortunato e imbranato eroe, ritratto da Don con particolare ironia e sarcasmo...
IN CASA DISNEY
* Nel 1987 il caso porta l'artista a imbattirsi nei nuovissimi albi disneyani dell'americana ''Gladstone'', che aveva ripreso la ristampa delle vecchie storie barksiane. Narra lo stesso Don che subito telefono' al responsabile, Byron Erikson, esclamando ''Ehi! Io sono l'unico americano nato per fare le storie di Paperone! E' il mio palese destino!'' Nacque, cosi' la storia d'esordio ''The Son of the Sun'', un rifacimento di una storia di Lancelot: ''Lost in (an alternate section of) Andes''.
* Dopo ormai quasi 13 anni di lavoro, Don Rosa è ormai universalmente considerato come il vero erede dell'Uomo dei Paperi, non tanto per lo stile artistico (in questo è probabilmente piu' vicino a Barks, Willem Van Horn) quanto per quello grafico-narrativo...
* Don attualmente lavora per la Egmont danese (dove attualmente lavorano anche artisti quali Marco Rota, Romano Scarpa o Daniel Branca). Il suo capo è anche un suo grande amico: Byron Erickson (che l'ha seguito quando ha dovuto lasciare la Egmont americana). Don ne parla dicendo: ''Penso che Byron abbia ragione il 99,999% delle volte, ma io preferisco sempre evitare di discutere con lui quando le nostre opinioni sono contrastanti!''.
LA PRODUZIONE
* Le sue storie sono ricche di ''pathos'', avventura, valori morali e colpi di scena...
* E' particolarmente famoso per la splendida Saga di Paperon de' Paperoni (''The Life and the Time of $crooge McDuck'', 1992/'96), nella quale ha ricomposto (dopo una lunga ricerca sulle storie di Carl Barks e sulla storia del periodo coperto dalla narrazione, 1867/1947) tutta la vita di Paperone!
* Alle 12 puntate base, man mano, ha aggiunto e aggiungera' altri episodi, dato che considera la vita di PdP ''una storia infinita''. Grazie a tale opera si è meritato nel 1995 anche il Will Eisner Award , l'Oscar del fumetto.
* Don Rosa ha poi raddoppiato nel '97 vincendo anche il premio come miglior Cartoonist!
* Ha, inoltre, stilato, nel 1993, un perfetto ''Albero Genealogico dei Paperi'' basato su ricerche filologiche, un vecchio albero barksiano e alcuni nuovi personaggi, svelando cosi' i vari intrecci tra la famiglia McDuck, Coot e Duck"