Generalmente e non a torto etichettata come una versione per soli iniziati del sistema operativo aperto, la distribuzione ritorna e fa leva per l'ultima volta su un kernel della famiglia 2.4. Kde, Gnome e Xfce i pesi massimi per gli ambienti grafici.
Prima storica , Slackware si è guadagnata negli anni la fama di sistema operativo tanto stabile e coerente quanto orientato ai guru di Unix. Si tratta - come tutti i luoghi comuni - di una semplificazione eccessiva, che serve però a definire l'identikit dell'utente-Slack: non certo la persona che prova Linux per la prima volta.
Sotto la supervisione del deus ex machina Patrick Volkerding, la saga-Slackware si arricchisce di un nuovo capitolo: ha infatti debuttato (ed è già disponibile per il download) Slackware 10.1, l'ultima edizione basata su un kernel della famiglia 2.4 (adotta la versione 2.4.29). Il kernel 2.6.10 è disponibile come opzione alternativa (fa parte del ramo di test).
Il server grafico è l'ormai consueto X.org (che ha sostituito Xfree in quasi tutte le distribuzioni Linux da circa un anno per problemi di licenza), nella versione 6.8.1; gli ambienti grafici sono i pesi massimi Kde 3.3.2 e Gnome 2.6.1 (a riprova delle scelte conservative di Slackware: da mesi è disponibile la versione 2.

Fonte: MyTech
Link utili:
http://www.slackware.org/
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sito di riferimento in italiano: http://www.slacky.it/