Un commento su Evangelion...

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Gohan
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Un commento su Evangelion...

Messaggio da Gohan »

ecco il commento di mio fratello dopo ever visto Eva e End of Eva
è un tantino lungo ma leggetelo e dite la vostra:

Incredibile!! Bellissimo!! Stupendo!! Ieri sera per la prima volta ho visto End of Evangelion e ancora non mi sono ripreso dallo shock. Cosa posso dire di questo capolavoro: spero di buttare giù qualche commento in merito, sempre se ce la faccio dato che non credo di essere completamente in me dopo quello che ho vissuto davanti al pc.

Ne ho viste in vita mia di genialate ma questa le supera tutte. Parecchi altri racconti avveniristici mi hanno letteralmente stupefatto ve lo dice uno che legge il fantascientifico e passa da Asimov a P.K. Dick, da Clarke a Sagan, dalla fantascienza giapponese (anche se non è che sappia molto del genere) a Star Trek e Babylon 5. Non ho parole per quello che ho visto e mi domando dove Anno abbia preso tutta quella fantasia, tutte queste idee per elaborare un progetto simile e oltretutto non staccato dalla realtà, avente una sua logica nonostante i vari percorsi introspettivi e i continui salti nel fantastico.
La cosa più geniale, e questo lo si può notare anche in Nadia, e che egli inizia da storie che sembrano relativamente semplici per poi sfociare nella complessità della sua opera di cui non si riescono a immaginare anticipatamente i risvolti.
Tuttavia dopo aver guardato tutta la di Eva mi sono ulteriormente domandato a cosa servissero gli ultimi due episodi che terminano la serie. Non voglio affermare che questi siano stati inutili, anzi il contrario fanno capire molti aspetti che si ritrovano più avanti nel film, come ad esempio l’io di ciascun personaggio la propria percezione psicologica di sé che si situa già al di fuori della realtà. Il mondo di questi ultimi episodi è un mondo interno sentimentale, emotivo, animistico. E tuttavia essi non ci danno nulla, non anticipano le vicende esterne che dovrebbero essere la vera conclusione della serie. Lo spettatore quindi rimane in sospeso nell’attesa di sapere cosa succede a Shinji oppure a Ritsuko che viene isolata, a comprendere che cosa sia Rei o a sapere la fine di Asuka, in preda a una crisi esistenziale, o della lancia di Longinus. Questo per fare alcuni esempi, ma altri casi ancor più significativi sono le tracce che Anno l’ascia man mano che si evolve la vicenda: il progetto per il perfezionamento dell’uomo, Adam, gli Angeli, il Second Impact, L’AT field, Lilit, tanto per fare delle citazioni. Allo spettatore che assiste alla fine della serie non vengono chiariti questi elementi. Di sicuro molti che hanno seguito Eva su Mtv, non sapendo dell’esistenza del film, sono rimasti di sasso nel vedere come queste tracce non vengano chiarite e soprattutto scoprendo come la storia arrivi a una conclusione perlopiù mediocre e banale. Anno dopo aver incrementato l’interesse puntata per puntata lascia di stucco gli spettatori. Questa non è altro che una contromossa per lanciare il film, la vera conclusione dell’odissea. Ancora però non comprendo una simile presa di posizione, probabilmente una strategia al fine d’ingannare lo spettatore, quasi per portarlo su un’altra via.
Un’altra cosa che non riesco a comprendere e che effettivamente porta su un’altra via è la conclusione della serie (non il film). Questa non ha alcun collegamento con End of Eva. Presumibilmente Shinji si rende conto che possono esistere altre realtà diverse da quelle che sta vivendo, che egli stesso può ricominciare a vivere una vita normale come tutti gli altri. E’ come se il suo Io gli presentasse delle alternative tra le quali può scegliere.
Non si capisce quale possa essere il collegamento, visto che, se nel film egli diventa un dio, potrebbe realizzare questi modi d’esistenza, ma non è nelle sue facoltà in quanto l’unica via che può scegliere è quella di rimanere nel mondo in cui la sua anima forma un tutt’uno insieme alle altre, oppure di spezzare l’incantesimo - come effettivamente fa -
Ma parlando di End of Eva e della sua sfolgorante evoluzione si possono aggiungere diverse cose in merito. Al di là del fatto che l’autore rivendica contenuti biblici e/o cabalistici e li mescola in un tutt’uno che da un significato compiuto alla storia, - il che sembra veramente mostruoso per eccezionalità - ciò che più interessa concerne la piaga opposta che prendono gli eventi.
La Seele scopre il suo vero volto, proprio lei che dovrebbe essere l’ente in grado di preservare la razza umana diviene distruttrice di quest’ultima (fatto già assodato dal Second Impact). E’ come se ognuno di noi si facesse promotore di un genocidio e non considerando il suo stato di vita attuale piuttosto che cercare di sopravvivere peferirebbe morire, sicuro di star facendo la cosa giusta, sicuro di evolversi in uno stato di vita migliore.
Altri eventi prendono dunque il sopravvento: gli Eva Series, l’unione di Adam con Rei, la luna nera, l’albero della vita, che danno origine alla vera immagine del creato. E’ come se tutti noi piombassimo improvvisamente in paradiso, e dunque lasciassimo la dimensione della realtà materiale per abbracciare la realtà immateriale.
Anno ha tenuto in considerazione la distinzione tra spazio sacro immateriale e spazio profano, empirico, materiale. Queste ultime vicende hanno dato origine a un creato indistinto dove l’uomo si è liberato della sua condizione terrena e la sua anima viene ulteriormente liberata dal corpo che la imprigiona. La realtà di cui siamo fatti è solo passeggera e qualunque individuo che esiste nel mondo materiale prima o poi deve passare pere l’immateriale. In Eva i rotoli del Mar Morto rivelano la possibilità dell’uomo di ritornare alla sua vera natura di spezzare la croce che la razza umana ha portato sulle spalle lungo l’arco della propria esistenza per aver disobbedito a Dio.
Questa è la prova che l’uomo è un essere imperfetto, per eliminare tale imperfezione deve modificare il suo essere. Quindi la morte non è altro che una porta, è la fine dell’esistenza ma solo di quella materiale che contrassegna ciascun individuo nella sua identità. Con la realizzazione del progetto in mano alla Seele, il singolo uomo non esiste più ed il suo essere viene ridotto a una cosa omogenea insieme alle altre anime. La Seele ha in un certo senso anticipato questo avvicinamento a una condizione di morte, questo, potrei dire, essere per la morte.
Studiando filosofia posso dire che la concezione di ‘morte e perfezione’ identica a ciò che si vuol far credere in Eva, è presente sia nella filosofia cristiana, sia in quella medievale. Non è escluso che Anno, proprio perché predilige questi contenuti biblici, può aver preso un certo spunto.
E’ Shinji colui che è in mano le sorti dell’umanità. Un’altra cosa che non mi è particolarmente chiara è il sogno di Shinji mentre si trova a essere puro spirito. Egli sogna l’umanità, quello che è stato, piccole tracce di ciò che era il precedente creato: scorci come il dondolare di un’altalena, le strade, i paesaggi fino alle persone che riempiono queste strade. Non si capisce cosa voglia significare questo sogno. A mio avviso penso possa essere una sorta di visione (simile a quella dell’ultimo episodio) in cui egli si rende conto che in fondo quello che è stato non era poi così male, che si può ritornare a una nuova esistenza se lo si vuole (naturalmente lui è l’unico per far sì che ciò avvenga).
A questo punto si modifica tutto e dopo una serie di trasformazioni ecco che la terra si sublima in una nuova, anzi, vecchia forma. Non riesco ancora a credere come Anno o Sadamoto abbiano potuto immaginare la scena finale, davvero avveniristica. La terra è un luogo primordiale, Shinji e Asuka unici esseri umani ancora ‘integri’ diventano i nuovi Adamo ed Eva affinché possano dar luogo a una futura stirpe di esseri. Dietro di essi la spiaggia e subito dopo l’oceano con le croci degli Eva Series immerse in parte nelle acque. Ancor più dietro troviamo le stelle con al centro il braccio della Via Lattea che si snoda verso il cielo. Una tale visione non poteva essere rappresentata meglio.
Cosa hanno in comune Eva e Nadia.
Un aspetto che non mi è sfuggito ma che è sempre presente è secondo me quello della diaspora. La diaspora non è quella ebraica. E’ il cammino di un popolo continuamente alla ricerca della propria memoria, delle proprie radici, di sé tessi. In Nadia era il popolo di Atlantide che aveva perso la sua originaria condizione e cercava di riprendere l’identità smarrita. Arrivando accidentalmente sulla terra gli atlantidei furono costretti a espandere la loro civiltà su tutto il pianeta con il rimorso di non poter ritornare più nella loro patria. E’ questa è già una prima diaspora. Essi riuscirono a creare gli uomini e ad istituire una fiorente società planetaria. Tuttavia il loro immenso potere cadde in mani sbagliate e ciò significò il declino, l’estinzione di Alantide. Argo voleva in un certo senso il ritorno allo stato originario di dominio prima che la razza umana arrivasse ad un’egemonia completa dell’intero globo. Allo stesso modo anche la Seele voleva un ritorno dell’uomo al suo stato originario che era stato perso con Adam. In entrambe le serie vi è la sensazione di essere stati strappati da qualcosa, del bisogno di ritornare a uno stato primigenio precedente la diaspora che ha reso l’uomo (o gli atlantidei) intrappolato nella sua condizione.
Ma in Nadia alla fine, come affermavano le parole di Nemo il dominio del mondo appartiene agli umani. Medesimamente la scelta di Shinji rispecchia questo voler rimanere allo stato precedente, questo perpetuare quello che ormai è, cioè il fatto di esistere come uomini.
C’è molto che accomuna le due serie.
Vi sono tuttavia altri aspetti i quali più che mettere in relazione le due serie tra loro definiscono la figura di Anno come autore.
A priori è già assodato che sia Nadia sia Shinji rappresentino dei perdenti, delle persone che soffrono e che entrambi possiedono (o fatalmente sono indirizzati a possedere) un destino più grande di loro.
La cosa più importante però, è il fatto che dietro a tutte e due le serie c’è una storia ormai compiuta. Nadia e Eva non sono altro che la decostruzione di tutta una storia precedente. Gli eventi di cui ci fanno partecipi non ci dicono nulla perché sono già avvenuti. Nadia e Eva sono l’atto finale di questi eventi.
Il ‘caso Nadia’ ci annuncia che il popolo di atlantide aveva avuto una sua storia, che era atterrato migliaia di anni fa sulla terra, che aveva tecnologie inimmaginabili persino alla cultura odierna, che aveva creato Adam e quindi la razza umana e cosa più importante il Tris Megistus ecc.
Nadia non è altro che l’epilogo di tutti queste sconvolgenti vicende che avrebbero assediato l’umanità e di cui se ne potrebbe parlare all’infinito. Queste vengono estrapolate man mano che la storia si sviluppa. Chiunque vedendo magari le prime puntate di Nadia non avrebbe mai potuto immaginare cosa stesse dietro uan trama che a prima vista sembra banale: Nadia appare una ragazza sempliciotta del circo che incontra Jean ecc. Non può mica diventare una che ha in mano il destino del mondo?! Eppure la narrazione prende questa forma.
Medesimamente anche Eva ricalca questa tipica forma. Ciò che c’è dietro è la storia umana, e quello che dice la religione è il vero concetto di anima, di AT field ,di Angelo, e il mistero tramandato attraverso i Rotoli del Mar morto, di miti/non miti come l’albero della vita, la luna nera, Adam Lilith, la lancia di Longinus. Per non parlare del fatto che si accenna pochissimo agli eventi precedenti il 2015, quindi a ciò che era prima Gendo, a Fuiutsuki, a Yui Ikari ( soprattutto non si chiarisce come costei sia veramente morta) alla madre di Ritsuko, alla costituzione della Nerv a cos’è successo veramente nel Second Impact (che è stato pianificato). Per gran parte di queste argomentazioni vi sono solo poche citazioni, tra l’altro molto superficiali. Tuttavia essi vengono estrapolati durante l’evolversi della storia.
Vale a dire la serie di Eva sarebbe potuta iniziare da prima del Second Impact in poi: potevamo sapere le varie vicende dei personaggi, della scoperta di Adam e così via. Anno però ha preferito narrarci una trama in maniera indiretta secondo il suo tipico stile, facendo emergere ciò che sta dietro soltanto dopo.
In conclusione di questo discorso concedo un’ultima considerazione. Con Evangelion Anno ha dato il meglio di sé stesso. Forse per alcuni risulterà strano che tutt’ora, anche popola visione del film, continuo a preferire Nadia rispetto a qust’ultimo.
Nadia per me è stata la storia più significativa. Eva al contrario è stato qualcosa di sconvolgente, Anno non poteva inventarsi altro poiché quando lo ha concepito a sfondato i limiti dell’immaginazione.
Per quanto riguarda Nadia tutt’ora faccio fatica a vedere solo singoli episodi, quando mi capita di guardare la serie cerco di vederla al completo. Oltremodo ogni volta che assisto all’ultima puntata mi viene un senso di angoscia - e non prendetemi per pazzo - per me la fine della serie ha un qualcosa di tragico, quasi commovente ed ha un ben preciso significato. Al contrario End of Eva è un qualcosa di più astratto, meno commovente ma con più magnificenza, con più straordinarietà delle vicende e questo che rende Anno un genio.
Non posso dire di più per adesso, forse perché ho già detto tutto, ancora la mia mente cerca di compensare la visione di tali capolavori.
Spero comunque che il mio commento sia stato - anche se un po’ palloso ^__^ - interessante.

Xandros
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Gohan
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Messaggio da Gohan »

baaa

:mrgreen:

la mia opinione è sempre la stessa: è un'anime mediocre che colpisce solo xchè la storia è un gran bordello e suscita curiosità (x me lo è stato solo x le prime 10 puntate poi ho iniziato a rompermi).

in quanto a qualità:

come musiche fa pietà!! sono sempre le solite 4-5
come grafica, beh nn c'è male!! naturalmente deve essere all'altezza di quello ke deve rappresentare


cmq è mehlio Cowboy Bebop!!! :D 8)
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Messaggio da paditora »

Gohan82 ha scritto:baaa

:mrgreen:

la mia opinione è sempre la stessa: è un'anime mediocre che colpisce solo xchè la storia è un gran bordello e suscita curiosità (x me lo è stato solo x le prime 10 puntate poi ho iniziato a rompermi).

in quanto a qualità:

come musiche fa pietà!! sono sempre le solite 4-5
come grafica, beh nn c'è male!! naturalmente deve essere all'altezza di quello ke deve rappresentare


cmq è mehlio Cowboy Bebop!!! :D 8)

Ue fammi un riassunto di cio' che ha detto tuo fratello :lol:
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Gohan
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no!
soffri come ho sofferto io! :D :P
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Messaggio da paditora »

va be' domani magari me lo leggo.
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Maverick
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Messaggio da Maverick »

io mi scarico le puntate solo se mi dite che shinji si tromba rei! altrimenti non me ne po frega de meno! :lol:

mi sono comprato i primi 7 volumetti! poi hanno smesso di pubblicarli per un anno e il mio interesse è calato! :(
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Messaggio da Gohan »

Maverick ha scritto:io mi scarico le puntate solo se mi dite che shinji si tromba rei! altrimenti non me ne po frega de meno! :lol:
:lol: :lol:
:fefe:

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Messaggio da paditora »

Non me lo sono ancora letto :(

Troppo lungo.

Cmq piu' o meno la penso come Gohan.

Pero' devo dire che a me le puntate sono piaciute abbastanza fino alla 20.

Poi man mano e' sceso di qualita' per poi terminare con quelle due puntate di cacca.
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Messaggio da Gohan »

leggilo!!!! :evil:



:twisted:








:P
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Messaggio da gotenks »

Gohan82 ha scritto:leggilo!!!! :evil:



:twisted:








:P


Troppo faticoso! :eek:
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Messaggio da paditora »

Ma alla fine in quanti hanno letto la recensione fatta dal fratello di Gohan?
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solo io?? :mrgreen:
:fefe:

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mi sa ! :mrgreen: :mrgreen:
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Messaggio da paditora »

Maverick ha scritto:mi sa ! :mrgreen: :mrgreen:
Mav ma te hai parlato con il fratello di Gohan su icq?

Che vi siete detti di bello? :mrgreen:
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:lol: :lol:

non mi ci far pensare che ancora rido ! :lol: :mrgreen:
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