Sotto la doccia..
Inviato: mer 10 nov, 2010 11:01 am
"Era dagli anni 70 che non vedevo due..." dice l'uomo pelato
"Capelloni?", rispondo.
"Si, con i capelli belli lunghi", continua lui "Sarà che sono invidioso, visto che io non ne ho".
"eh..."
"Ma ce li hai sempre avuti cosi lunghi?", mi chiede
"Bè no, va a periodi. E' solo pigrizia, la mia", rispondo sorridendo. "Ho avuto anche il periodo della boccia".
"Ah si? io invece non li ho in testa ma sul petto", mi fa notare
"Eh, io per fortuna no", chiudo l'acqua ed esco dalla doccia. Max resta sotto l'acqua ancora un pò.
Quando mi raggiunge davanti all'armadietto gli faccio notare che il tipo gli ha guardato il culo tutto il tempo. Lui mi risponde che sono problemi "sui", chiedendosi perchè tutti i gay non possano essere come patrick, discreti.
"Bè max, magari non è gay", gli faccio presente.
"So comunque problemi sui", mi dice
"E poi anche loro ci devono provare scusa. Tu se ci provi con una e ti dice che è lesbica.. in fondo che ne sai, no?" chiudo la discussione, alzandomi per andare ad asciugarmi i capelli.
Max mi segue, con il suo phon personale, portatile. Preferisce non usare il phon attaccato al muro, ma sinceramente non gli ho mai chiesto perchè, cosi come non gli ho mai chiesto come si possano pagare shampoo e balsamo 60 euro! Ma meglio cosi, ne uso due io, di phon.
Mentre ci asciughiamo il sospetto diventa realtà. Se non hai capelli cosa vieni a fare ai phon? Difatti il tipo non molla e tampina max da vicino.
"Hai sentito il Papa?", gli dice fiducioso, "ha detto che bisogna dare per ricevere".
"Si ma se bisogna ricevere dietro a me la carne di maiale non me piace". La ghigliottina ha colpito, ucciso, affondato, infilzato fino al cuore pulsante di un amore che poteva sbocciare nel caldo umido di uno spogliatoio ma che non vedrà mai la luce del sole.
"Ah, vado a farmi una saunetta", dice mesto mentre si allontana con la coda tra le gambe.
Ogni tanto, mentre ci finivamo di vestire notavo una testa scintillante e tutta sudata sbirciare di nascosto dalla porta a vetri della sauna, forse sperando che la condensa copiosa gli permettesse di passare inosservato, o forse sperando in cuor suo di aver capito male e di venir notato da quel ragazzo cosi avvenente che sul suo cavallo bianco avrebbe aperto quella porta tendendogli una mano. La mano dell'amore..
"Capelloni?", rispondo.
"Si, con i capelli belli lunghi", continua lui "Sarà che sono invidioso, visto che io non ne ho".
"eh..."
"Ma ce li hai sempre avuti cosi lunghi?", mi chiede
"Bè no, va a periodi. E' solo pigrizia, la mia", rispondo sorridendo. "Ho avuto anche il periodo della boccia".
"Ah si? io invece non li ho in testa ma sul petto", mi fa notare
"Eh, io per fortuna no", chiudo l'acqua ed esco dalla doccia. Max resta sotto l'acqua ancora un pò.
Quando mi raggiunge davanti all'armadietto gli faccio notare che il tipo gli ha guardato il culo tutto il tempo. Lui mi risponde che sono problemi "sui", chiedendosi perchè tutti i gay non possano essere come patrick, discreti.
"Bè max, magari non è gay", gli faccio presente.
"So comunque problemi sui", mi dice
"E poi anche loro ci devono provare scusa. Tu se ci provi con una e ti dice che è lesbica.. in fondo che ne sai, no?" chiudo la discussione, alzandomi per andare ad asciugarmi i capelli.
Max mi segue, con il suo phon personale, portatile. Preferisce non usare il phon attaccato al muro, ma sinceramente non gli ho mai chiesto perchè, cosi come non gli ho mai chiesto come si possano pagare shampoo e balsamo 60 euro! Ma meglio cosi, ne uso due io, di phon.
Mentre ci asciughiamo il sospetto diventa realtà. Se non hai capelli cosa vieni a fare ai phon? Difatti il tipo non molla e tampina max da vicino.
"Hai sentito il Papa?", gli dice fiducioso, "ha detto che bisogna dare per ricevere".
"Si ma se bisogna ricevere dietro a me la carne di maiale non me piace". La ghigliottina ha colpito, ucciso, affondato, infilzato fino al cuore pulsante di un amore che poteva sbocciare nel caldo umido di uno spogliatoio ma che non vedrà mai la luce del sole.
"Ah, vado a farmi una saunetta", dice mesto mentre si allontana con la coda tra le gambe.
Ogni tanto, mentre ci finivamo di vestire notavo una testa scintillante e tutta sudata sbirciare di nascosto dalla porta a vetri della sauna, forse sperando che la condensa copiosa gli permettesse di passare inosservato, o forse sperando in cuor suo di aver capito male e di venir notato da quel ragazzo cosi avvenente che sul suo cavallo bianco avrebbe aperto quella porta tendendogli una mano. La mano dell'amore..