Il Texano

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Questo non scriverci.
Parliamone.
Questo tacere, distratti, affannati, in corsa, senza tempo, stanchi morti, annoiati, depressi, infelici, irosi, ostili, isterici, dinamici, apatici, seduti, sdraiati, in bagno...

Dite che non abbiamo niente da dirci?

Manuel: non ti sento felice, non ti sento armonioso, a prescindere da quello che racconti, c'è come qualcosa di più profondo, inesplicabile. Stai leggendo il mio libro?

Chi: ti voglio bene nonostante la lontananza, ogni volta che ti cerco mi richiami, è lodevole, ti considero un amico intimo e lo sai e spero solo che usciamo un po' più insieme.

Peppe: sei diventato il mio complice/amico/alleato in questo 2009 ed io ti stimo-ammiro-apprezzo-voglio bene. Sei speciale, brillante, intelligentissimo, sagace, pungente, mordace, esilarante, ipersensibile, raffinatissimo! Già che non ti sento da un po', mi manchi incredibilmente!!

Giò: te Giò sei la novità più recente esei ormai prezioso, ti voglio un gran bene, con te ho molta sintonia, mi piacciono le nostre lunghe chiacchierate da comari e ti stimo moltissimo, e abbiamo X-Factor e vorrei che tu fossi allegro senza pensieri tristi o bui, che trovassi casa, magari qua vicino, che ci dobbiamo sparare un sacco di film tutti insieme e poi ce devi ancora una cenetta!! E a noi ce piace come cucini!!

Cosa ci manca?
Cosa non ci diciamo?
Tutti siamo stati presi da tanto altro in questo stralunato 2009, ma vi prego, parliamo.
Continuiamo a parlare.
Non smarriamoci in questo disordine, in questa sfrenatezza fugace. E restiamo vicini.
Lo dobbiamo a noi stessi.

Io, gay, era tutta la vita che vi sognavo.
Io, gay, di amici maschi VERI ne ho avuti, sì, ma tuttti al singolare.
Io, gay, cercavo i moschettieri.
I miei moschettieri.
E per me siete voi.
Punto.

Parliamo.
Come e quando volete.
Ma parliamo.

Facciamoci un regalo per Natale.

P.

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Scoglionato. Questo sono.

Annoiato, deluso, illuso, stanco. Non ho più voglia di fare niente. Ogni giorno è quello buono per fare come Michael Douglas ne "Un giorno di ordinaria follia". Tutti i giorni vorrei restare dentro il letto piuttosto che venire qua. Sempre sogno di un altra professione, un'altra vita, lontano da qui, lontano da questo posto che ormai mi soffoca.

Mai però riesco a svegliarmi la mattina ed essere il vero padrone di me stesso. Sapere che nessuno è li pronto a dirmi cosa fare e quando farlo. Padroni di noi, padroni del mondo. Ci manca questo.

Ci illudiamo di essere felici ma non lo siamo. Nessuno lo è mai veramente. Perchè c'è sempre qualcosa in più che vorremmo ma che non abbiamo. E quel qualcosa in più sappiamo che forse non potremmo mai averlo, almeno in questa vita. E cosi convinciamo la nostra mente, i nostri pensieri, il nostro io che tutto va come deve andare. Ma quando sognamo, quello è come vorremmo che fosse.

Un giorno, tra 40 anni, mi guarderò indietro e mi renderò conto di aver sprecato molto. Non tutto, ma molto. E rimpiangerò. Rimpianti. Che brutta cosa sono i rimpianti. Non si dovrebbe mai averne. Basterebbe solo un pò di coraggio.

Quel coraggio che se avessi anche tu, mio stupido Aki, ti porterebbe a fare un grande passo, a mordere TU la mela blu e non farla mordere ad altri. Sei sprecato. Sii coraggioso, salta con me, forse con Cri. Ma saltiamo. Ora o mai più.