Natale? No grazie..
Inviato: mer 07 gen, 2009 11:08 am
Quando ero bambino il 23 dicembre era uno dei giorni più belli dell'anno. La scuola chiudeva e avevo 15 giorni per fare tutto quello che volevo.
Mi ricordo ancora quando passeggiavo per via alessandria con mia nonna. Le via era piena di strenne natalizie, di piante e piccoli alberelli di natale tutti addobbati a rosso, e su ognuno di essi c'era una stella d'oro, lassù sulla punta. Camminavo ansioso perchè sapevo che saremmo passati davanti alla "galleria alessandria" che per me era come il paese dei balocchi per Pinocchio. Entravo dentro e mi perdevo in mezzo ai giocattoli. Ci restavo ore ed ore. Mi ero fatto amico anche il ragazzo che stava "di guardia" al reparto, cosi riuscivo a giocare quasi sempre al nintendo che era in esposizione. Super Mario, quello a 3 colori e grafica a quadrettoni, ma mi sentivo come il protagonista di War Games. E poi tutti i bambini mi invidiavano, perchè loro non ci potevano giocare, ma io si.
Tornavo a casa dove mi aspettava una super merenda davanti ad un cartone animato. Di solito rimediavo pizza e mortadella, quando mi diceva male pan carrè e nutella.
Poi passavano a prendermi mamma e papà e tornavo a casa, dove i miei giocattoli freschi freschi di natale erano li ad aspettarmi. E giocavo, giocavo, giocavo. Un anno mi erano stati regalati 2 dei più bei giochi che un bambino anni 80 potesse desiderare.
La pista della Polistil e la macchinetta della Gig Nikko. Era quella Rosso fuoco, con l'alettone enorme e le ruote da cross. La pista invece era quella con le macchinine che sotto avevano i 2 nastrini di rame per mandare la corrente al motorino della macchinina e farla girare a fulmine. Mi ricordo che mettevo i libri sotto le curve per alzarle e non far volare via la mia ferrari. La parabolica insomma. Chi non ha fatto la parabolica con la sua pista?
La sera mi mettevo sul divano e guardavo la televisione. Cartoni della disney soprattutto. Paperino, Pluto, Pippo.. facevano sempre le storie di Pippo sportivo. Pippo sciatore, Pippo atleta, Pippo corridore. Alla fine, esausto, mi addormentavo. E quando mi svegliavano per andare a letto facevo il corridoio con il sorriso sulle labbra perchè sapevo che il giorno dopo un'altra giornata tutta per me mi stava aspettando a braccia aperte.
Stamattina invece ho aperto gli occhi e l'unica cosa che mi ha accolto è stata una schiacciante verità . Sono diventato grande.
Mi ricordo ancora quando passeggiavo per via alessandria con mia nonna. Le via era piena di strenne natalizie, di piante e piccoli alberelli di natale tutti addobbati a rosso, e su ognuno di essi c'era una stella d'oro, lassù sulla punta. Camminavo ansioso perchè sapevo che saremmo passati davanti alla "galleria alessandria" che per me era come il paese dei balocchi per Pinocchio. Entravo dentro e mi perdevo in mezzo ai giocattoli. Ci restavo ore ed ore. Mi ero fatto amico anche il ragazzo che stava "di guardia" al reparto, cosi riuscivo a giocare quasi sempre al nintendo che era in esposizione. Super Mario, quello a 3 colori e grafica a quadrettoni, ma mi sentivo come il protagonista di War Games. E poi tutti i bambini mi invidiavano, perchè loro non ci potevano giocare, ma io si.
Tornavo a casa dove mi aspettava una super merenda davanti ad un cartone animato. Di solito rimediavo pizza e mortadella, quando mi diceva male pan carrè e nutella.
Poi passavano a prendermi mamma e papà e tornavo a casa, dove i miei giocattoli freschi freschi di natale erano li ad aspettarmi. E giocavo, giocavo, giocavo. Un anno mi erano stati regalati 2 dei più bei giochi che un bambino anni 80 potesse desiderare.
La pista della Polistil e la macchinetta della Gig Nikko. Era quella Rosso fuoco, con l'alettone enorme e le ruote da cross. La pista invece era quella con le macchinine che sotto avevano i 2 nastrini di rame per mandare la corrente al motorino della macchinina e farla girare a fulmine. Mi ricordo che mettevo i libri sotto le curve per alzarle e non far volare via la mia ferrari. La parabolica insomma. Chi non ha fatto la parabolica con la sua pista?
La sera mi mettevo sul divano e guardavo la televisione. Cartoni della disney soprattutto. Paperino, Pluto, Pippo.. facevano sempre le storie di Pippo sportivo. Pippo sciatore, Pippo atleta, Pippo corridore. Alla fine, esausto, mi addormentavo. E quando mi svegliavano per andare a letto facevo il corridoio con il sorriso sulle labbra perchè sapevo che il giorno dopo un'altra giornata tutta per me mi stava aspettando a braccia aperte.
Stamattina invece ho aperto gli occhi e l'unica cosa che mi ha accolto è stata una schiacciante verità . Sono diventato grande.