Rigoletto su Rai 1

[Il Padrino]

Stasera hanno trasmesso il primo atto dell'opera Rigoletto del M° Giuseppe Verdi. Visto che leggendo qua e là alcuni dei vostri post, ho notato la presenza di una cantante lirica, desumo che l'arte in genere e la musica in particolare, come mi è sembrato di capire anche per la fotografia, il cinema e la narrativa, sia uno dei vostri obiettivi discuisizionali (o dialogigi, come preferite). Allora che ve n'è sembrato di quest'evento patrocinato dalla presidenza della repubblica? è l'ennesima prova del nostro regime nanista di propinarci una cultura mediatica come alternativa alla chiusura dei teatri?

Aspetto vostre le vostre impressioni.

[la texana]

io apprezzo molto che abbiano voluto mettere in risalto i luoghi dove è stata ambienta l'opera..la mia città..Mantova

per il resto..no comment..domingo da tenore si mette a fare il baritono!!per una produzione così in mondovisione mi aspettavo un cast molto più importante e di qualità..

[Il Padrino]

a quindi sei mantavana.

conosco un soprano molto brava che è di quelle parti.

Si, comunque anch'io sono d'accordo con te sul giudizio artistico, per certi versi quetso Rigoletto è davvero un bluff...per la precisione solo un evento mediatico e basta, l'opera lirica italiana non c'entra nulla.

[la texana]

a quindi sei mantavana.

conosco un soprano molto brava che è di quelle parti.

Si, comunque anch'io sono d'accordo con te sul giudizio artistico, per certi versi quetso Rigoletto è davvero un bluff...per la precisione solo un evento mediatico e basta, l'opera lirica italiana non c'entra nulla.

questa è l'italia..

[Il Padrino]

beh qui l'italia c'entra poco, questa è la mafia americana cacchio mi sono sputtanato da solo

[la texana]

[Marino();]

...obiettivi discuisizionali (o dialogigi...

disQuisizionali e dialogiCi ?
comunque sia, oltre che occuparci della mera minchiata e appattarci con la Crusca... più che altro si guarda il culo alle cantanti

seriamente... sono sempre stato affascinanto dal canto lirico, più che per altro dalla sua forma, dai suoni, dalle musiche, dai colori, dal carattere di certe voci
d'altra parte non ho mai approfondito il suo studio neanche da spettatore
so che l'italia eccelle nel coltivare sia pochi cantanti di gran classe che un'intero popolo a schifarli... mi ci metto in mezzo anche io che rimango nella mia insipieza

mi interesserebbe, piuttosto, sapere la tua e quella di chi nel campo ci lavora

[Il Padrino]

...obiettivi discuisizionali (o dialogigi...

disQuisizionali e dialogiCi ?
comunque sia, oltre che occuparci della mera minchiata e appattarci con la Crusca... più che altro si guarda il culo alle cantanti

Chiedo scusa per l'errore di ortografia, non era mia serissima intenzione, inconsciamente non chiuso il cerchio della "c", e di conseguenza la "q" non è venuta bene

Per il resto, penso che ogni forma d'arte serva a distingure l'uomo come individuo razionale e sociale, la capacità di creare qualcosa che non si trova in Natura lo rende simile a quell'Essere Supremo che gli uomini e le donne di fede chiamano Dio, quelli che hanno meno turbe psicologiche, la "Natura" appunto.
L'arte come atto creativo è, per questo, idolatrazione dell'IO dell'uomo, lo eleva al di sopra delle cose create, e quindi è di per se stesso un atto di ribellione. L'arte , in qualunque sua forma, è sempre un atto di sovversione del potere degenerato ma costituito, che invece chiede mediocrità, massificazione della individualità, spersonificazione della coscienza e astensione dal giudizio razionale ("in una sola frase, il nostro Paese oggi). Per questo stesso motivo tutta l'arte quindi è perfettamente inutile, come una cosa bella; inutile, ma non possiamo fare a meno dell'inutilità del bello sei d'accordo con me Marino?
Per quel che riguarda l'evento di ieri sera? beh, il misero tentativo dei media di Stato di prendere per il culo la gente. Il prodotto artistico in se è scadente, l'unica cosa bella è la meravigliosa scenografia dei siti monumentali mantovani, ma per il resto non rispecchia il mio gusto di fare lirica, soprattutto nelle scelte vocali, a volte giuste ma a volte indecorose...vedi Domingo

[Il Padrino]

a dimenticavo...la cosa più importante alla fine è il culo delle cantanti...concordo in pieno

[Marino();]

ma anche a me ogni tanto piace farmi qualche sega da demiurgo platoniano "senza il quale è impossibile che ogni cosa abbia nascimento"
a grandi linee siamo d'accordo... anche se tutte le volte che mi sono soffermato a filosofeggiare sull'arte ho sempre concluso pensando che, dopotutto, a me basta riuscire a far sorridere qualcuno

domanda: ma i due discorsi sono collegati? cioè metti in relazione il potenziale sovversivo dell'arte... e la censura?!

[Marino();]

altra domanda: vabene sarà anche stato brutto, ma di merda in televisione ne passa tanta... anzi direi che, tra tutto il bello che sarebbe possibile metterci, sembra scartino di proposito i filmacci indiani, giacobbo e le pellicole americane sottoesposte
spero almeno le paghino poco!

ma non si rischia, comunque, di far appassionare qualcuno alla lirica?
e considera anche che il momento è propizio. E' normale che non si possa rinunciare al teatro, però adesso c'è la tecnologia per trasmettere in tv un'opera (bella o brutta che sia)

i televisori di adesso hanno dei (DUE!!!) diffusori abbastanza grandi, i segnali digitali hanno qualità CD, campionamento a 44Khz e 16bit
molti al televisore abbinano un impianto surround, che è lontanissimo dall'idea di alta fedeltà, ma hanno un diffusore dedicato alle sole voci!
ne è passata di tecnologia (sotto i ponti) dal televisore del mio salotto: tubo catodico, UN solo altoparlante da 6 centimetri, fruscio da ripetitore (buddace) annesso!

[la texana]

a dimenticavo...la cosa più importante alla fine è il culo delle cantanti...concordo in pieno

[la texana]

...obiettivi discuisizionali (o dialogigi...

Per il resto, penso che ogni forma d'arte serva a distingure l'uomo come individuo razionale e sociale, la capacità di creare qualcosa che non si trova in Natura lo rende simile a quell'Essere Supremo che gli uomini e le donne di fede chiamano Dio, quelli che hanno meno turbe psicologiche, la "Natura" appunto.
L'arte come atto creativo è, per questo, idolatrazione dell'IO dell'uomo, lo eleva al di sopra delle cose create, e quindi è di per se stesso un atto di ribellione. L'arte , in qualunque sua forma, è sempre un atto di sovversione del potere degenerato ma costituito, che invece chiede mediocrità, massificazione della individualità, spersonificazione della coscienza e astensione dal giudizio razionale ("in una sola frase, il nostro Paese oggi). Per questo stesso motivo tutta l'arte quindi è perfettamente inutile, come una cosa bella; inutile, ma non possiamo fare a meno dell'inutilità del bello sei d'accordo con me Marino?

mi son persa..lo devo rileggere..

[Il Padrino]

Ovviamente si censura ciò che sovverte una realtà consolidata, che rischia di scomparire e con essa il potere che l'ha costituita. L'arte "in se" si cura solo del bello e del buono, e di nient'altro, e la bellezza fa paura, perchè scopre la propria anima e i suoi limiti, ci mette a confronto con la nostra capacità di sentire il mondo che ci circonda, ci da la reale percezione di come noi ci lasciamo percepire dalla Natura. Mi spiego: è vero ciò che tu hai sottolineato riguardo al potenziale tecnologico di cui noi oggi disponiamo nei nostri appartamenti, dove stando comodamente seduti possiamo ascoltare e vedere, per esempio, un'opera lirica. Ma hai mai ascoltato il suono "reale e naturale" di un'orchestra in una sala di un teatro? Oppure a godere la reale prospettiva di una scena teatrale seduto in una poltrona di una platea? Credimi, le sensazioni e le emozioni che proveresti dalla percezione di questa esperienza, lasciaerebbe un ricordo così vivo e straordinari nei tuoi sensi che non potersti più accontentarti di nessuna alterazione mediatica, anche in HD.

Noi dobbiamo salvare l'arte del bello per salvare noi stessi, e la bellezza si salva portando la gente a teatro, nei musei, all'aria aperta, per le nostre città. L'arte va vissuta ed esperità nei suoi luoghi d'origine e non nelle alterazioni che crea l'uomo per la sua pigrizia...per questa un opera lirica, un'orchestra, la voce di un cantante, vanno "vissute in Teatro"...live

[Il Padrino]

Per questi motivi l'arte è pericolosa, perchè esalta la naturalità dell'uomo, lo pone al centro delle sue aspirazioni, è l'oggetto che alimenta il suo esistere. L'arte non descrive o racconta o musica la Vita in genere, ma le persone, e le loro azioni e per questo esalta l'ntelligenza di donne e uomini, nutre la loro libertà che è ricerca del vero, sprigiona le emozioni che affinano la sua sensibilità e quindi la capacità di sentire la vita in modo autentico, pone la coscienza nel sano esercizio del dubbio che la rende sempre scevra dalle opinioni mortali. Un individuo così fa paura, perchè non è controllato ne controllabile, non si accontenta ne accontenta. Vanno censurati o peggio oppressi perchè sono la prova tangibile della mediocrità e della corruzione di chi vuole un potere ad uso e consumo personale.